Capisco che questi tempi di coronavirus rendono proni a sprofondare nel panico, specialmente quando le informazioni, e persino i provvedimenti e decreti, si contraddicono a rotazione.
Quando un nuovo virus e' scoperto, chiaramente anche i dati scientifici non hanno alle spalle una lunga storia di prove ed errori da cui farsi guidare.
Ma non ho potuto fare a meno di riprendere in mano questo blog, dopo due anni di lontananza, quando ho visto quello che e' accaduto in alcuni media italiani riguardo a notizie provenienti dal Regno Unito.
La Repubblica e Il Fatto Quotidiano, per esempio, hanno riportato che emergeva da un documento segreto che in Gran Bretagna l’epidemia di coronavirus sarebbe durata fino alla primavera 2021 con 8 milioni di persone ricoverate.
La loro fonte, purtroppo, e' l'inattendibile, socialista, Guardian, ma parte della responsabilita' va anche al governo inglese, che non e' stato un modello di chiarezza di comunicazione e subito dopo ha fatto retromarcia.
In un primo momento, per l'esattezza giovedi' 12 marzo, il Primo Ministro Boris Johnson aveva annunciato, nel corso di una conferenza stampa, una tattica unica in Europa (un po' come la Brexit) e strabiliante: lasciare che il virus infettasse il 60 per cento della popolazione britannica - mai, comunque, l'80% come hanno scritto Repubblica e Fatto Quotidiano - sulla base della teoria della "immunita' di gregge" che sta dietro le vaccinazioni di massa: quando un alto numero di persone e' portatore di un patogeno, una popolazione e' protetta. Come spiego' a suo tempo l'Express:
Chief Scientific Adviser Sir Patrick Vallance warned COVID-19 is likely to become a "seasonal virus" [sic: in realta' COVID-19 e' la malattia, il nome del virus e' Sars-CoV-2] as he said the UK will only benefit from indirect protection, the so-called herd immunity, from the coronavirus if 60 percent of the population becomes infected. Asked how many Britons will need to get coronavirus before herd immunity comes into play, Sir Patrick said: "Probably about 60 percent or so."Cioe': "Il principale consulente scientifico Sir Patrick Vallance ha avvertito che COVID-19 diventerà probabilmente un "virus stagionale", dicendo che il Regno Unito beneficerà della protezione indiretta, la cosiddetta immunità di gregge, dal coronavirus se il 60% della popolazione viene infettata. Alla domanda su quanti britannici dovranno venire contagiati dal coronavirus prima che subentrasse l'immunità di gregge, Sir Patrick ha dichiarato: 'Probabilmente circa il 60 percento'."
Ma, come dicevamo, il governo britannico ha subito dopo rivisto questa strategia che ha un aspetto eutanasico al suo interno. Basti pensare che, nell'introdurre questo piano, il leader conservatore aveva aggiunto una frase forte: "Molte famiglie perderanno i loro cari".
Johnson sembra che affronti molte questioni, non solo la Brexit, come una schiacciasassi.
Il suo piano, pero', e' stato duramente criticato da medici e ministri della Sanita' passati e presenti, in quanto non teneva conto del fatto che, cosi' facendo, la curva del numero dei casi di contagio sarebbe salita troppo velocemente, oberando il sistema sanitario e mettendo cosi' a rischio di morte persone che, con le cure adeguate, si sarebbero potute salvare.
Un conto e' la vaccinazione, dove l'immunità di massa ha un senso, perche' l'agente patogeno e' somministrato in dosi minime e controllate.
"Non si fa affidamento sull'agente infettivo in dosi altamente letali per creare una popolazione immunitaria", afferma Akiko Iwasaki, un virologo della Yale School of Medicine.
"Vallance e altri hanno dato l'impressione che il governo stesse deliberatamente mirando a far ammalare il 60% della popolazione", sostiene l'Atlantic. Ma cosi' non e'.
E' vero che La Repubblica ha pubblicato il dietrofront di Johnson, ma ho la sensazione che sia sfuggito a qualcuno.
FONTI:
La Repubblica
Il Fatto Quotidiano
Daily Express
The Atlantic
PHOTO CREDIT
Vox
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